Comincia il pre-order di BURRO #1

Esce oggi il primo numero di BURRO, la nuova rivista periodica coedita e autoprodotta da Grotta Rossa e da Traum/a/Fest, il festival indipendente di fumetto underground della provincia di Rimini, che fa parte della Rete dei festival indipendenti e che ha avuto nel 2020 la sua prima edizione. L’unico festival indipendente a svolgersi in tutta Italia!

Venerdì 18 dicembre le due pagine in questione hanno annunciato uno scoop per lunedì 21 e nel frattempo hanno condiviso un podcast su Spreaker, creato da Radio Beatnik e dal Collettivo ESSE EMME di Campobasso.
Presentato come una sorpresa dagli stessi autori, si tratta di una registrazione su campo, senza filtri né censure né montaggio audio, in cui gli autori e i collettivi presenti al Traum/a/Fest di luglio si presentano, illustrano le loro autoproduzioni e si lanciano in commenti e pensieri sul festival, sull’organizzazione logistica e sull’essere indipendenti oggi. Vi si affrontano poi anche altre tematiche, come le questioni di genere, l’editoria autoprodotta e non o il concetto stesso di festival indipendente. Trovate il podcast su: https://www.spreaker.com/user/radio_beatnik/esse-emme-vol-3

Ascolta “ESSE EMME – Vol. 3 – SPECIALE TRAUM/A/FEST” su Spreaker.

Sono le 21 di sera quando, come annunciato, un post congiunto su facebook annuncia la partenza del pre-order di BURRO #1.
Su una copertina bianca estremamente pulita e organizzata razionalmente, spicca un turpe asino punk-queer in tonalità acquerello verdognole. Ricorda qualcosa dei primi Tank Girl, o forse le pose statuarie alla John Wayne.
Un elenco di titoli sulla destra della pagina ci riportano alcune delle tematiche più salienti. Tra di esse l’arteterapia e la questione dell’abbattimento del patriarcato. Emerge poi Godere Operaio, chiaro rimando all’ironia del Movimento del ’77. Trattasi di una rubrica di cucina resistente che vede l’atto del cucinare come un atto erotico. Abbiamo infine i pornofumetti underground, inchiesta in tre parti che segue e analizza da un punto di vista storiografico l’utilizzo del sesso e della pornografia nei fumetti underground. In questo numero troviamo la prima parte, che tratta delle Tijuana Bibles degli anni Trenta. L’articolo è corredato da una carrellata di fumetti davvero rari ed esilaranti.

Sopra il titolo campeggia la tag-line “Il mondo dopo la fine del mondo”, tema centrale di questo primo numero, che si riferisce all’attuale situazione mondiale. Come sopravvivere con l’epidemia? Cosa cambia? Come saranno le nostre vite dopo? Gli articoli cercano di rincorrere questa tematica e questa domanda, e in egual modo le tante illustrazioni presenti.
Agli artisti e ai collettivi è stato chiesto di immaginarsi come sarà la vita un domani, quando usciremo da questa catastrofe e troveremo finalmente “un mondo dopo la fine del mondo”. Ma gli è stata lasciata anche la libertà di reinterpretare la tematica e di stravolgerla, di utilizzarla come un pretesto per parlare d’altro. “Il mondo dopo la fine del mondo”… Forse non abbiamo già vissuto una miriade di fini del mondo eppure siamo tutt’ora qui a discuterne? Ognuno di noi, forse, non ha già visto la sua vita crollare troppe volte? Forse la “fine del mondo” è tutto e niente. Forse la fine è solo un pretesto, un punto d’inizio per smetterla di stare fermi.
Questo tema si collega infine al titolo della rivista, Burro. Citiamo dall’editoriale d’apertura:

Siamo Burro quando dopo una giornata di lavoro, torniamo a casa, prendiamo lo smartphone, entriamo sui social e leggiamo odio. Ci sciogliamo. Siamo Burro.
Siamo Burro quando schifati dai social accendiamo il pc, ci leggiamo qualche notizia online e vediamo solo femminicidi, cariche della polizia e assoluzione di schifosi e di corrotti. Ci sciogliamo. Siamo Burro.
Siamo Burro quando abitiamo 7 giorni su 7 un centro sociale, pieno di vita, di eventi e di attività, e tutto a un tratto una pandemia mondiale si abbatte sulla nostra vita senza via di fuga, lasciandoci annaspare per qualche centimetro d’ossigeno. Ci sciogliamo. Siamo Burro. Sempre più sciolti.
E questa rivista è la nostra catarsi, l’ergersi dallo sguazzare nelle nostre pozzanghere di Burro sciolto.
Questa rivista è il nostro frigorifero e qui dentro siamo tutti al sicuro. Ma siamo consci che, dopo tutto quello che vediamo ogni giorno, non basta un solo frigorifero per metterci in salvo. Perciò, per sicurezza, continueremo a produrne anche nei prossimi mesi!

La rivista è disponibile in pre-order dal 21 dicembre 2020 al 21 gennaio 2021 sullo shop online grottarossa.bigcartel.com. Sarà poi spedita da fine gennaio. Allegate alla rivista ci saranno anche due cartoline facenti parte di un set a tiratura limitata e numerata, con illustrazioni lgbtq di autori locali. In seguito alla stampa e distribuzione della rivista, sarà possibile acquistare anche singolarmente le cartoline per completare la collezione.
Tra gli autori presenti nella rivista e sulle cartoline troviamo Officina Infernale, Louseen Smith, Moro, Yuri Tosi, Davide Passoni, Sabrina Gennari, Kage, Yuri San, Francesco Gualdi, Alettra Campana, Burla, Marlen McKey, Jessica Astio, Lucia Tonni, Luna Beccari, Oscar Carrube, Bale e Raymond Solfanelli.

BURRO
Pagine: 52
Formato: 21 x 29,7 cm
Carta: Classic gloss – Patinata lucida
Grammatura interna: 130 gr
Grammatura copertina: 170 gr plastificata lucida
Rilegatura: Punto metallico
Costo: 5€ (acquista online)

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