Rimining: voce del verbo reprimere

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Il resoconto della settimana

Quella appena trascorsa è stata una settimana densa di episodi significativi. Tanto per cominciare, nel pomeriggio di sabato 16 maggio la Questura di Rimini ha consentito ad una ventina di neofascisti di Forza Nuova di percorrere in corteo, per ben due volte, le strade del nostro centro storico, mentre gli antifascisti intenzionati a presidiare Piazza Tre Martiri prima si sono visti negare la piazza, poi sono stati ostacolati in tutti i modi con gli uomini della Digos arrivati ad intimare ad alcuni cittadini ed al partigiano Valter Vallicelli di allontanarsi dalla piazza perché “indirettamente causa di problematiche per l’ordine pubblico”. La zona della Vecchia Pescheria chiusa e militarizzata da decine di agenti con scudi e manganelli è stata luogo di un triste concerto nazirock tenutosi presso il bar Pura Vida in un clima surreale. La Questura ha reso possibile tutto questo ed il sindaco non ha svolto fino in fondo il suo ruolo politico nei giorni precedenti per evitare che si arrivasse a ciò, né si è presentato in Piazza Tre Martiri, limitandosi ad uno scontro verbale con un militante di FN, come riportano le cronache locali.

Nella mattina di mercoledì 20 poi lo sgombero improvviso di Casa Madiba e di Villa Florentina ed Eva ad opera di una questura che voleva colpire duramente e ci è riuscita, non solo psicologicamente ma anche fisicamente, quando sempre nel pomeriggio di mercoledì per proteggere il portone chiuso del Comune sono state riversate in un paio di occasioni diverse manganellate su chi chiedeva di poter interloquire con l’amministrazione comunale, che ha negato l’incontro.

La nostra città vive tempi difficili, in cui gli spazi democratici e sociali sono da difendere sempre più con forza, e in cui il dialogo con le istituzioni sta diventando sempre più inaccessibile.

Oggi, 23 maggio, sarà una giornata carica di significati e di iniziative: alle 15:00 al parco Cervi, Arcigay con l’Anpi di Rimini organizzerà un presidio in risposta alle iniziative omofobe messe in atto dalle “Sentinelle in Piedi” anche nella nostra città.

Alle 16:00 invece dalla stazione partirà la parata di Casa Madiba a cui Grotta Rossa esprime solidarietà, fra i tanti che in questo anno e mezzo hanno attraversato o si sono relazionati con quella dimensione sociale e politica, ora sotto sgombero.

Infine, è tanto doveroso quanto fastidioso dover sprecare due parole a proposito di qualche piccolo personaggio facente parte di partiti residuali e caricaturali come Fratelli d’Italia e Forza Italia nel comune di Santarcangelo di Romagna, che ci ha addirittura accusato a mezzo stampa di aver apposto sulla bacheca loro riservata nella piazza principale un volantino relativo ad un’iniziativa antirazzista prevista per il 29 maggio presso il nostro spazio. Vogliamo chiarire la nostra estraneità alla vicenda perché in primo luogo non intendiamo avere alcun tipo di comunicazione con forze dichiaratamente xenofobe e di estrema destra, in secondo luogo siamo abituati ad affermare le nostre ragioni in piazza e a volto scoperto, e certe provocazioni ci fanno sorridere per la loro pochezza.

Oggi ci vedremo nelle strade della nostra città: la città degli antifascisti, dei precari, dei senza casa, dei disoccupati, perché questa continui ad essere anche la nostra città.

CSA Grotta Rossa

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